lunedì 5 novembre 2012

Grazie

Le somme si tirano alla fine.

Bene, allora non è il mio caso, che io dopo un anno qui non ho mica finito.

Posso solo dire grazie che sono arrivata dove sono oggi.

Grazie ai miei genitori, che se ho avuto le palle per partire è soprattutto merito loro.

Grazie ai pochi amici che mi sono rimasti vicino tutto questo tempo, che trovano il tempo per mandarmi una mail, o un messaggio su facebook, o per fare quattro chiacchiere su skype. La lista col tempo si è molto ristretta, ma sono contenta così. Pochi ma boni.

Grazie a chi non si è fatto più sentire, che almeno mi risparmio tempo e soldi e giramenti di coglioni.

Grazie a tutte le persone incontrate nel mio cammino e che se ne sono tornate in Thailandia/Italia/Giappone/Hong Kong/Francia (Charlotte!!!)/Brasile/Scozia/Irlanda/wherever, a queste amicizie che seppur temporanee sono comunque intense e bellissime, senza queste persone sarebbe stato tutto molto più noioso e non mi sarei sbronzata così spesso.

Grazie a chi c'è ancora e mi aiuta a vedere e scoprire questa terra bellissima e a vivere la vita ogni giorno col sorriso.

Grazie alle patatine al Sweet Chilli, siete la mia droga.

Grazie alle signorine fuori dalla Central Station che mi regalano Tè Lipton, Iced Coffee e caramelle gommose praticamente ogni mattina.

Grazie a Darren che dopo 6 mesi si ricorda ancora che prendo un Large Cap No Sugar.

Grazie alla Cadbury che ha inventato la cioccolata con gli orsetti gommosi.

Grazie al brasiliano che mi allunga l'Mx mentre corro ad acchiappare il treno per tornare a casa da lavoro.

Grazie a John che mi ha dato un lavoro.

Grazie a Woolworths che mi sfama.

Grazie a South Bank che contribuisce alla mia perenne abbronzatura.

Grazie a Subway e 7eleven che ci sono sempre per ogni emergenza.

Grazie sole e cielo azzurro, che ogni volta che vi guardo mi sento felice.

Grazie oceano, che fai venire la strizza a mia madre ogni volta che ci vado ("Gli squali! Ci sono gli squali!!").

Grazie Dan&Murphy che mi permetti di sbronzarmi a prezzi modici.

Grazie Brisbane City Council, che ci permetti di trascorrere dei fantastici weekend facendo mille attività a tue spese.

Grazie agli autisti degli autobus, che ogni giorno mi augurano buona giornata col sorriso stampato in faccia.

Grazie Broncos, è sempre un piacere guardarvi giocare.

Grazie alla mia nuova famiglia Aussie, vi voglio troppo bene.

Grazie Brisbane, sei bellissima.

Grazie Michael, per mille motivi.

Grazie Australia.

domenica 14 ottobre 2012

Warning...Mount Warning

Sono le 4.30 di venerdì pomeriggio ed è ora di mettersi in viaggio, destinazione Mount Warning.
Gli agenti speciali Wolfchild (Jess, aka Toddy) e Mighty Marlin (Joan, aka Johan, aka Frenchy) prelevano l'agente speciale Red Storm (Katia, aka Kat) dal posto di lavoro (aka residenza privata con piscina e campo da tennis) e a bordo di una fiammante Holden Barina imboccano la Pacific Highway direzione Sud. Il piano è incontrare l'agente speciale Stinky Hippo (Michael, aka Sharktank, aka Sharky, aka Tank) nel segretissimo parcheggio del Yatala Pie Shop, dove i nostri eroi perdono la già di per sè poca dignità di fronte ad un bancone pieno zeppo di pies (aka torte salate, per chi non è familiar col cibo Aussie).
Dopo essersi a dovere rifocillati con questa lauta cena consumata alle tarde 6 di sera, Sharky prende il comando del gruppo (a quanto pare da queste parti l'elemento alfa si identifica nel soggetto più pesante all'interno del gruppo stesso) e grazie al suo innato senso dell'orientamento, ossia dotato di Iphone, guida il gruppo (ora divisosi in due separate autovetture) fino alle pendici del sopracitato monte, ove si trova un campeggio dall'inconfondibile stile hippy e dove aleggia un persistente odore di cannabis. Probabilmente col cervello annebbiato da tale sostanza, il gruppo si presenta alla reception producendo gli stessi decibel di un plotone di alpini in parata, e dopo aver generosamente importunato la proprietaria, che non nasconde il fatto che avrebbe volentieri asseganto ai quattro una piazzola al di fuori dei confini del campeggio stesso, si reca alla location assegnata, non prima però di aver udito la povera signora sibilare non proprio silenziosamente "FREAKS!" alle loro spalle.
Nel buio della giungla australe, ma illuminati da sapienti head lamps e fari delle macchine, i quattro si ingegnano nel montare le tende, impresa che si rivela più semplice del previsto, nonostante il buio e il sovraeccitamento generale Non contenti, i due maschi si incamminano nel bush per racimolare qualche ramo per accendere un falò, e la serata si conclude quindi mangiando marshmellows e bevendo birra attorno al fuoco.
Dopo quattro lunghe ore di sonno, ossia alle 2.30 di sabato mattina, il maschio alfa annuncia gentilmente alla compagna che è ora di svegliarsi e di prepararsi per la scalata notturna al Mt Warning. La compagna non si rivela molto ben disposta, avendo a quel punto accumulato 10h di sonno nelle ultime due giornate, e le uniche due parole che escono dalla sua altrimenti immacolata bocca sono "FUCK OFF", ma nonostante ciò con un immane sforzo si mette in piedi e inizia la preparazione alla scalata. Nel mentre, Sharktank con la stessa eleganza e silenziosità di una mandria di bufali corre a svegliare Toddy e Joan, urlando parole incomprensibili ad un essere umano e rifilando calci sparsi in qualsiasi punto della tenda a portata di piede. Nel caos che segue la sveglia, i quattro odono chiaramente il vicino di tenda imprecare contro la gioventù del mondo, ubriachi e senzatetto, ma noncuranti di ciò salgono a bordo delle vetture e dopo un breve tratto di strada ecco che si apre di fronte a loro il sentiero che li porterà in cima al monte dal quale si potrà ammirare il primo sole d'Australia.
Sharktank si arma di un gigantesco backpack, colmo prevalentemente e inutilmente di abbastanza acqua e cibo per sopravvivere tre giorni e tre notti nel bush, e per dimostrare a tutti che è lui il maschio dominante inizia la scalata al monte ad una folle velocità che lascia i tre rimanenti membri piuttosto a corto di parole e soprattutto di fiato. Il primo tratto dei 4.5km previsti si rivela oltremodo difficoltoso, soprattutto per gli 8437 scalini presenti. Fortunatamente è buio e le torce a disposizione del gruppo non permettono loro di vedere tre metri oltre il proprio naso, altrimenti ci sarebbe stato un ammutinamento collettivo. Dopo quella che sembra un'eternità, ma in realtà sono poco meno di 20 minuti, gli scalini terminano, e i tre membri deboli si ricongiungono a Sharktank, che comunica loro di averli attesi per sua innata generosità, mentre più verosimilmente il motivo è la stanchezza ma sarebbe troppo gay ammetterlo. Rifocillati a dovere a suon di burro d'arachidi e banane, i quattro ripartono, ma questa volta è Red Storm a mettersi in testa, e grazie all'energia appena acquisita, in poco tempo stacca tutti e procede solitaria verso la sommità della montagna, ringraziando ad ogni passo tutti i km di montagna percorsi in passato assieme ai genitori. Data la natura competitiva del nostro gruppo, e per scommessa fatta con l'uomo che aveva ventilato la notte precedente un qualcosa come "scommettiamo che sarai tu la prima a lamentarsi", la nostra eroina procede solitaria nel buio e nel vento fino alla sommità del monte, dove giunge dopo 75 minuti (a discapito dei 120 previsti). Sharktank giunge dopo una decina di minuti, prontamente comunicando che il suo ritardo è dovuto all'aggiuntivo peso del suo backpack. Ovviamente la compagna non obbietta ma dice al maschio alfa che è stato bravissimo e che si, la prossima volta (se ce ne sarà una) sarà lei ad accollarsi l'intero peso del backpack (pfff....), e nel frattempo giungono anche i rimanenti due elementi del gruppo. Così finalmente riunitosi, vengono sfoderate le macchine fotografiche per documentare la presenza dei quattro in cima al monte. Finalmente giunge l'alba, e il primo sole d'Australia lascia i quattro senza fiato e parole.


Il tutto viene documentato con circa un migliaio di fotografie, e dopo aver raggiunto la soglia dell'ipotermia, i quattro decidono che è il momento di intraprendere la via del ritorno. Sharktank comunica che la sua intenzione è di procedere ad un passo di leggera corsa, proposito che viene prontamente non mantenuto dopo i primi 300m di discesa, mentre Kat e Toddy prendono di nuovo il comando del gruppo e procedono con gli occhi strettamente incollati al terreno per evitare di cadere in qualche burrone o di slogare le loro delicate e femminili caviglie.
La discesa procede liscia e spedita, e addolcita dal fatto di incontrare lungo il cammino esausti scalatori che procedono in senso opposto, e salutare loro con un sonoro e sorridente "G'day!", mentre sadicamente il pensieroche sfiora entrambe le perfide menti è "haha io sto scendendo e tu non sai ancora a cosa vai incontro".
Giunte al punto di inizio, alle due prodi donne tocca di nuovo attendere gli uomini, i quali arrivano esausti dopo circa 15 minuti, e tutti assieme fanno ritorno al campo base dove vengono accolti dallo sguardo cupo del vicino di tenda.
Dopo una meritata doccia, che definire calda e ristoratrice sarebbe un complimento, i maschi alfa e beta si danno ad un pressochè inutile tentativo di riaccendere il fuoco, mentre le pratiche femmine si ingegnano nel preparare la colazione, che nel caso della coppia Kat-Tank è composta da 12 uova e un mezzo maiale sottoforma di bacon, per ovviamente reintegrare le proteine perdute.
Dopo un paio d'ore, ossia attorno alle 9 di mattina ma avendo l'impressione siano le 2 del pomeriggio, il gruppo decide che è tempo di immergersi in qualche piscina, per cui vengono smontate le tende, sotto l'occhio soddisfatto del vicino, e girovagando per un'ora nell'ostile e ignoto territorio del NSW, la loro attenzione viene attratta da un improvviso bagliore lungo la strada, e scoprono quindi un torrente che si getta elegantemente in una piccola piscina naturale. Entusiasti e sovreccitati, senza battere ciglio si tuffano nelle gelide acque e così trascorrono felicemente un paio d'ore, nuotando, mangiando e bevendo birra.
Tutti i momenti più piacevoli hanno purtroppo un termine, e il gruppo decide che è il momento di intraprendere il viaggio verso l'amato QLD, optando però per una sosta al Natural Bridge nello Springbrook National Park.







Anche qui, incuranti di regole e protocollo, vengono scavalcate innumerevoli recinzioni e violati incalcolabili divieti per il piacere di qualche proibito scatto.
Il momento di salutarsi è ormai vicino, ma l'amore dei quattro per il cibo è troppo forte, e avvicinandosi l'ora di cena, ossia le 5 del pomeriggio, decidono che l'avventura deve finire dov'è iniziata, ossia al Yatala Pie Shop, dove per la seconda volta in due giorni, ma in maniera molto più pesante, la dignità viene buttata al vento, come rivelano gli occhi increduli della ragazza alla cassa una volta udita la quantità esorbitante di cibo che il gruppo ha intenzione di ingerire.
Il sabato si conclude qui, perchè per ovvi motivi i dettagli di cosa fanno Kat e Tank in privato non possono essere raccontati.

Ci sarebbero poi da raccontare la domenica e tutti i weekend precedenti, ma l'orario attuale e la sveglia alle 6 di mattina me lo impediscono, farò un riassunto un'altra volta.

Ah, per chi non lo sapesse, mi hanno rinnovato il visto (la settimana scorsa, ma non ho avuto tempo di comunicarlo al di fuori di fb, ho festeggiato un pò troppo :D), quindi...prossima scadenza Novembre 2013 :)))

lunedì 1 ottobre 2012

Footy

E' da un po' che volevo scrivere questo post, ma i vari eventi che mi tengono occupata in terra australica (leggasi vacanze a Bali, feste di compleanno in piscina, attività ludiche quali kayak, tiro con l'arco, indoor climbing, giri in bicicletta, sbronze di massa sul CityCat, etc.) me ne hanno impedito la stesura.
Vorrei parlare di quello che per ogni australiano che si rispetti è più sacro della Madonna. Il FOOTY. Trovo che nemmeno il paragone italiano-calcio sia eguale al paragone australiano-footy. Qua i bambini imparano a dire Darren Lockyer e Petero Civoniceva prima di saper dire mummy o daddy. E c'è pure una strada intitolata a Darren Lockyer!!! Cioè, è come se a Conegliano intitolassero una strada a Del Piero. (Vi prego, non ditemi che esiste...).
Bisogna fare però un po' di chiarezza però con questo footy. Perchè di tipi differenti di footy ce ne sono ben TRE.
AFL, Australian Football League. Non ho ancora capito che sembianze assume uno stadio di AFL, credo che la geometria che più si avvicina sia un qualcosa tipo un'ellisse, con tre pali ad un'estremità e tre da un'altra. Lo scopo del gioco è rincorrere sta cacchio di palla e buttarla in mezzo ai pali. E fin qua vabè. Il punto è che di giocatori ce ne sono talmente tanti e sto stadio c'ha sta forma così stramba, e le regole sono a mio parere inesistenti, che quello che vedo io a guardare una partita di AFL è una massa di muscoli e sudore che rincorre sta palla ovale a destra e sinistra e se ne dà di santa ragione. Un casino. Qui a Brisbane lo stadio si chiama Gabba, dal suburb Woolloongabba dove si trova lo stadio, ma a quanto pare il nome era un po' troppo lungo per essere inserito in una normale conversazione, "hey cosa fai sabato?" "Ah vado a Woolloongabba a vedere il footy"...naaaaa.
Poi ci sono NRL, National Rugby League, e NRU, National Rugby Union. Che ovviamente vengono chiamati comunque footy.
NRU è il rugby che giocano gli All Blacks per intenderci. Non conosco molti australiani che seguono la NRU, molto probabilmente perchè i Wallabies vengono costantemente asfaltati dagli All Blacks. Qui poi si dice che in Nuova Zelanda il rugby per i bambini è obbligatorio come la leva militare. Ma ripeto, secondo me è perchè gli brucia che giocano a rugby meglio di loro. Non so nemmeno se a Brisbane ci sia una squadra di NRU, e se c'è a quanto pare non se la caga nessuno.
E poi c'è la NRL, che è quello che ho imparato a seguire e a capire, per la costernazione dei miei aussie fellas. Lo scopo è sempre quello di fare meta, ma le regole sono un po' meno incasinate che in NRU, ci sono meno penalties e più azione in campo. Che poi io non è che vado a dire in giro che fondamentalmente seguo il footy (NRL) perchè i giocatori in maglietta e pantaloncini aderenti trasudano testosterone anche attraverso lo schermo della tv. A Brisbane giocano al Suncorp Stadium, ci sono andata una volta a vedere i Broncos e devo dire che ne vale la pena (sempre per la teoria del testosterone).
Il weekend appena trascorso ci sono state le finali di AFL e NRL, sabato e domenica. Ho visto tizi al bottle shop indossare la maglietta della loro squadra di AFL sopra la maglietta della NRL, ho visto quantità industriali di birra venire tracannate con sguardo vacuo e assente di fronte alla tv (alzi la mano chi è il designated driver da ste parti...si, esatto, io), ma soprattutto, ho ingerito quantità industriali di hamburger e patatine guardando la Gran Final di NRL. Si perchè a quanto pare il footy è scusa buona e giusta per accendere il barbecue (cioè, è una delle n-mila scuse buone per accedere il barbie...).
L'australiano poi segue il footy anche all'estero, qualunque esso sia. Basta che gli metti davanti una tv e una birra ed ecco che parte lo sguardo fisso. L'australiano che guarda il footy overseas poi tende a fare amicizia con gli altri australiani che si ritrova attorno a sè durante la partita, e prima della fine sono tutti amici per la pelle. A MENO CHE! A me meno che il footy in questione non sia NRL e gli australiani non siano originari gli uni dal NSW e gli altri dal QLD. Allora no. Non se ne parla. Perchè?? State of Origin cari miei! Ne ho già parlato da qualche parte...una volta all'anno c'è questo trittico di partite di footy tra i Maroons (QLD) e i Blues (NSW), e beh...sono sette anni che vincono i Maroons e i Queenslander se la tirano giusto un po'. Come dargli torto?
Credo che per quanto riguarda il footy sia tutto... Da ste parti giocano pure a cricket ma non mi sono mai data la pena di imparare le regole (sempre per la consolidata teoria del testosterone).

giovedì 23 agosto 2012

88

Sembra ieri che sono arrivata.

E invece, sono ormai trascorsi 88 giorni.

88 giorni in cui ho:

  • zappato la terra
  • dato da bere alle piante ogni due giorni facendo il giro di tutto il giardino (30m x 700m) con due innaffiatoi, lascio immaginare i kilometri percorsi
  • fatto la pedicure ai cani
  • zappato la terra
  • mosso carichi improbabili con la carriola
  • rifatto completamente l'impianto di irrigazione nell'orto
  • zappato la terra
  • sistemato l'isolamento nel sottotetto
  • mosso TUTTO quello che c'era da muovere sotto la casa e stesi innumerevoli metri quadri di moquette (?)
  • zappato la terra
  • ucciso n-mila ragni
  • tagliato alberi con la motosega
  • zappato la terra
  • cucinato n-mila e uno stir fry (ricetta dello stir fry: apri il frigo, chiudi gli occhi, prendi quello che capita, buttalo in una pentola antiaderente, cuoci il tutto finchè non acquista una consistenza molliccia, aggiungi una salsa alla cazzo tipo soy sauce, worchester, wasabi, peanut butter, etc, e servi il tutto)
  • preparato n-mila e due frullati (ricetta: vai in dispensa o apri il frigo, prendi tutta la frutta che vedi e che sia conservata in uno stato decente, tagliuzza il tutto evitando di fotterti le dita, aggiungi uova crude perchè portano tante proteine e ti fanno sentire un po' Rocky Balboa, latte in polvere che ha lo stesso sapore delle Galatine e accendi il frullatore facendo attenzione che il tutto non vada a spalmarsi sulle mura della cucina)
  • zappato la terra
  • bevuto n-mila e tre vodke in casa Clayton
  • rischiato di vedermi portar via un occhio da una candela esplosiva piantata sulla mia torta di compleanno
  • zappato la terra
  • ricevuto più regali e biglietti per il mio compleanno australiano di quanti ne abbia mai ricevuti in Italia
  • esercitato arti marziali usando il mio adorato personalissimo punching pole
  • zappato la terra
  • realizzato che se mi avessero pagato un dollaro per ogni secchio di terra smosso, a quest'ora sarei milionaria
  • guidato il camioncino a destra e a manca
  • zappato la terra
A mai più rivederci, Rosewood.

Se a qualcuno serve una persona per zappare il giardino, c'ho un po' di esperienza in merito, prezzi modici purchè mi diate il sole e una radio e una frullato con quindici uova crude perchè mi devo sentire un po' Rocky Balboa per fare certi lavori.


martedì 14 agosto 2012

Overpoliteness


“Vuoi che metta a posto i tuoi guanti?”
“No”
“Perché me lo chiedi se tanto li prendi lo stesso?”
(Vocina piccola piccola) “Per chiederti il permesso…”
“E io ti ho detto no”
Sorriso ebete e sguardo perso nel vuoto.

E ancora…

“Non ho finito di mangiare, lascia lì il piatto”
“Ok”
“Dov’è il mio piatto?”
(Vocina piccola piccola) “L’ho lavato…”
“E io ti ho detto che non avevo finito. E perché lavi i piatti se tocca a me?”
Sorriso ebete e sguardo perso nel vuoto.

E ancora…

“Non stendere i miei vestiti, lo faccio io più tardi”
“Ok”
“Dove sono i miei vestiti?”
(Vocina piccola piccola) “Li ho  messi a stendere…”
“Perché, se ti ho detto che lo facevo io più tardi?”
Sorriso ebete e sguardo perso nel vuoto.

Scusate, ma a me questa overpoliteness made in Japan sta cominciando a darmi i nervi.

domenica 29 luglio 2012

ALOAL

ALOAL: Actually Living Our Actual Lives.

Termine coniato per descrivere noi che in pattini e bicicletta terrorizziamo i passanti in centro a Brisbane saltando su e giù dai marciapiedi a velocità folle e fuggiamo dai pulotti che tentano di rincorrerci a piedi perchè non abbiamo il casco, noi che pratichiamo arti marziali sotto lo Story Bridge e ci prendiamo a calci e pugni col sorriso stampato in faccia, noi che facciamo downhill mountain bike a Mt Coot-tah, noi che in una giornata di pioggia andiamo a fare indoor climbing, noi che con 18 gradi ce ne freghiamo e facciamo il bagno a South Bank, noi che il sabato sera andiamo a pattinare per tre ore di fila, noi che ci fermiamo in silenzio sulla riva del Brisbane River e guardiamo lo skyline di questa città che sotto il cielo azzurro limpido dell'inverno è la più bella cosa che io abbia mai visto, noi che respiriamo il vento a pieni polmoni col sole in faccia mentre maciniamo chilometri in bicicletta, noi che ci spingiamo a vicenda nel carrello della spesa di notte in mezzo alla strada, noi che giochiamo a touch football ai Botanical Gardens con i nipotini, noi che divoriamo il gelato Ben & Jerry's senza usare il cucchiaio, noi che mangiamo Subway seduti sulla sabbia, noi che con la moto di Dad ci sentiamo liberi come il vento mentre sorpassiamo le macchine sulla Pacific Highway, noi che Mum ci prepara i pancake per colazione la domenica mattina, noi che beviamo birra in riva all'oceano, noi che giriamo in canottiera in pieno inverno, noi che ci chiedono "Ma andare al cinema o a fare shopping come persone normali no?".

Noi che viviamo.

venerdì 6 luglio 2012

E' LUI

Ebbene sì. Doveva accadere prima o poi. Non posso dire che non me l'aspettavo. Dopo quasi otto mesi è giunta l'ora che si facesse vedere.

Ovviamente sto parlando del temutissimo RAGNO.

Io l'avevo detto a Stuart che lì non ci volevo andare. E "lì" sta per quello spazio tra il pavimento e il terreno che ha ogni queenslander che si rispetti (vedi foto, ecco, abito in una casa così al momento, ma forse un pò più fatiscente vintage), ma siccome Stuart prova un sadico piacere a farmi fare attività che mettono alla prova la mia resistenza fisica e mentale, mi ci ha mandato a calci. Adesso non fraintendete, Stuart è una persona carinissima e estremamente lovely, ma ha questa fissa che "dobbiamo essere pronti a superare i nostri limiti".


Stuart lo sa comunque che io e i ragni non andiamo d'accordo, mi ha quindi assicurato che al 100% di ragni lì sotto non ce n'erano. Com'è che vedo tutte ste ragnatele allora, AH???
Per due giorni comunque è tutto filato liscio. Mi infilavo lì sotto, craniavo a destra e sinistra, l'altro giorno mi è pure venuto un crampo al polpaccio per via di un movimento non proprio aggraziato e fluente, mi si infilzavano viti e chiodi nella schiena, lanciavo quattro saracche che venivano sapientemente ricoperte dalla musica sparata a tutto volume (ma sono solo io quella pervertita che intravede un leggero doppio senso nelle parole "Can you blow my whistle baby, whistle baby Let me know Girl I'm gonna show you how to do it And we start real slow You just put your lips together And you come real close Can you blow my whistle baby, whistle baby Here we go"??? Ne ho parlato con Saki, la giappa che lavora con me, ma si è limitata a guardarmi con due occhi vacui, al che ho lasciato perdere e mi sono tenuta per me le considerazioni sul profondo significato di questa canzone...), e armata di zappa e badile buona buona mi mettevo ad estrarre tonnellate di terra che a quanto pare giacevano lì dall'alba dei tempi ed aspettavano solo un volonteroso wwoofer per essere riportate alla luce (A breve un elenco di tutte le bizzarre attività che sto portando a termine), il tutto in uno spazio non più alto di un metro, decisamente appropriato visto che io sono notoriamente una ragazza minuta.

Dicevo, due giorni senza l'ombra di un essere vivente lì sotto in quel microcosmo sotterraneo.

Fino ad oggi.

Era lì che mi aspettava, si è messo in posa mentre stavo a pranzo, e al mio ritorno tra le macerie me lo sono trovato davanti. Non avevo con me il cellulare in quell'inferno di pietre e polvere per potre scattare una foto che documentasse l'avvenimento, ma era una cosa così, grande circa 10cm:


Ci siamo guardati negli occhi per lunghissimi istanti, prima che io, con la finezza che solitamente mi contraddistingue, tirassi un "FUCK!" che devono aver sentito fino in centro a Brisbane, prendessi l'ennesima craniata sulle travi sopra di me, strisciassi fuori alla luce del sole (con gli occhi lacrimanti per via della precedente craniata), non staccando un secondo lo sguardo da quell'essere immondo per paura potesse rincorrermi e iniziassi a chiamare Stuart con quanto fiato avevo in corpo.
Stuart ha ascoltato quindi la mia versione dei fatti mentre mi guardava con un sorriso canzonatorio che lasciava trasparire un pò troppo palesemente il suo pensiero, io gli ho detto risoluta che lì sotto finchè c'è quella cosa non ci tornavo.

Non volendo quindi avere uno dei suoi amati wwofers in preda ad una crisi di nervi, Stuart ha acconsentito a prendersi cura della bestia in questione, chiudendola in un barattolo e portandosela via. Spero non me l'abbia infilata tra le lenzuola.

Dimenticavo, qua e là ogni tanto compaiono anche dei carinissimi serpenti, a volte succede che mentre faccio jogging e penso ai cavoli miei me ne ritrovo uno che attraversa la strada, vengo quindi bruscamente riportata alla realtà e spicco un salto alla Andrew Howe (ma alla fine se l'è fatta la tipa del Kinder Bueno?), oppure se sto lavorando tento di spiaccicarli col badile mentre urlo "Snaaaaaaake! There's a snaaaaaaaaaaake!!!".

Chissà cosa pensano i vicini.


sabato 9 giugno 2012

Sole, vento ed eucalipti

Stamattina mi sono svegliata con la sensazione di essere stata investita da un Tir e che questi abbia pure fatto retromarcia sulla mia schiena.
Anyway...andata anche questa settimana di Wwoofing e ora mi godo il weekend di riposo che mi spetta (ma che rientra comunque nel conteggio degli 88 giorni valevoli per il secondo WHV), me ne sto quindi in giardino sotto il sole a leggere (The Horse Whisperer, ndr), ascoltare musica e bere ginger beer, mentre il vento soffia tra gli enormi aucalipti alle mie spalle. Il mio inferno è un recinto di maiali, ma il mio paradiso si avvicina molto a questo :)
Non potevo capitare in un posto migliore...sono sempre a Rosewood, ma ad un km dalla stazione del treno (e non in cima ad un monte come in precedenza), ho a diposizione una bicicletta scassata con cui posso gironzolare per il centro del paese (conta 3000 abitanti, un po' come stare a Moriago...), fare la spesa, pedalare in mezzo ai canguri... La "farm" più che altro è una casa in cui il casino regna sovrano (la mia stanza sembra ordinata a confronto) con un enorme giardino (Stuart mi ha detto che sono 30 metri di larghezza per 700 di lunghezza lol). In casa siamo io, Stuart il proprietario, un signore carinissimo, gentile, chiacchierone, che ne sa una più del diavolo e mi sta insegnando un mucchio di cose interessanti :) poi ci sono Boris e Lilly, due cani, Chantilly il cavallo (la cavalla?) e Betty la capra. Niente maiali wooohoooo! Tra 10 giorni poi dovrebbe arrivare anche Saki, una ragazza giapponese, attendo con ansia che mi prepari il sushi :)
Trascorro le giornate in giardino in pantaloncini e canottiera (è inverno in Queensland signori! Se tra tre mesi non ne esco dimagrita, almeno ne uscirò abbronzata) e mp3 nelle orecchie (Triple J eletta a miglior radio di sempre), scarriolando, sbadilando, estirpando erbacce, trapanando per installare i tubi dell'irrigazione nell'orto e un altro mucchio di attività divertenti. Alle 3.30 del pomeriggio poi Stuart mi obbliga a finire (tra le mie proteste), me ne vado quindi a correre tra i canguri o cazzeggio su internet.
Tutto questo per dire che non tutto il male viene per nuocere...come poi alcuni di voi mi hanno fatto notare, pure se homeless e unemployed la scorsa settimana non è che mi sia strappata i capelli, ma ne ho approfittato per farmici una risata sopra (e scroccare pranzi e cene e pancake). Mi torna in mente un cartello affisso se non ricordo male su un cavalcavia a Bergamo (ah, ricordi di una vita passata...), "la vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo". Mi pareva idiota affisso lì nel mezzo dello squallore di una strada della Bergamo bassa, leggendolo di fretta mentre me ne andavo al lavoro, ma se ci penso ora direi che ci azzecca :)

venerdì 1 giugno 2012

Crazy desperate week


Mi rendo conto che per spiegare il casino che è successo questa settimana, serve un breve riepilogo.

Il giorno successivo alla mia graduation, inizia la mia esperienza di wwoofing. Michael mi porta in questa farm sperduta in cima ad una collina, dove scopro che siamo quattro wwoofers, e questo certo non è un fatto negativo, almeno ci facciamo compagnia. Sono Laura e Ross, una coppietta inglese, e Ting, una ragazza cinese (e qui ho modo di scoprire che esistono cinesi gioviali, simpatici e colloquiali!). Poi c’è Allan, il proprietario, un tipo un po’ bizzarro ma comunque gentile e simpatico, e la moglie Lynda, che si rivela essere una completa BITCH. E poi c’è Clayton, un simpaticissimo Aussie guy di Ipswich che viene ad aiutare Allan ogni tanto e che ha una cotta per Ting.

Iniziamo da subito a fare comarella io Ting e Clayton, e quest’ultimo ci racconta che a Lynda stanno sul cazzo i wwoofers perché qualche tempo fa una ragazza ci ha provato con Allan, e da quel giorno lei non può vederci, ma ovviamente  è Allan che insiste ad avere wwoofers per dare una mano in casa, visto che c’è costantemente qualcosa da fare e Lynda non può star dietro a tutto.

Detto questo, la settimana trascorre tra maiali, marmellate e erbacce da estirpare.

La domenica Allan e Lynda non sono in casa e ci concedono il day off, Clayton si offre di portare me e Ting al cinema e di dormire a casa sua il sabato sera, come rifiutare un invito in una casa con schermo 55”, home theater, wii e doccia calda? (ah si, in farm dormiamo al gelo nel capanno degli attrezzi e ci è concessa una doccia di 3 minuti al giorno dovuta ai problemi di “water restriction”).

Il sabato sera quindi ci prendiamo l’ennesima sbronza e crolliamo a casa di Clayton. La domenica passeggiamo in giro per Ipswich e la sera Allan viene a prenderci per riportarci in farm, per la disperazione mia e di Ting. Una volta giunti in farm, Allan spegne l’auto, si volta e ci comunica che Lynda vuole che ce ne andiamo il giorno seguente con lui alle 6 di mattina. Motivo? “Siete quattro wwoofers e Lynda non può star dietro a tutti quanti”. Cioè, sono le 9 di domenica sera, e tu vuoi che noi ce ne veniamo via con te alle 6 del lunedi mattina, e ci scarichi alla prima stazione del treno che trovi lungo la strada? CHIARO!!! Con le nostre proteste ci viene concesso di rimanere almeno il lunedi mattina per “organizzarci” e almeno cercare una sistemazione.

Lunedi mattina lo trascorro quindi a cercare disperatamente altre farm nei dintorni di Ipswich/Rosewood (ossia dove sta il mio “ometto”), fortunatamente dopo n telefonate e imprecazioni ne trovo un’altra sempre a Rosewood, l’unico problema è che inizio solamente dal lunedi successivo. Dove stare quindi per questa settimana? Da Michael è un po’ complicato, in pratica abita in un edificio di proprietà della scuola e mangia in mensa tutti i giorni, quindi mi troverei reclusa a morire di fame per una settimana. Dopo vari scervellamenti io e Ting ci guardiamo ed esclamiamo “Clayton!”. Telefoniamo quindi a Clayton che sciallo come solo un Australiano sa fare dice “no worries!”. Cioè, questo ragazzo ci conosce da poco più di 10 giorni e ci dà chiavi di casa e macchina (anzi, pick up) e si offre di ospitarci per quanto tempo vogliamo? CRAZY!

Da lunedi sera quindi ci trasferiamo a casa di Clayton. Per sdebitarci ci offriamo di acquistare il cibo, cucinare e pulire, e lui certo non si lamenta, almeno ha compagnia in casa. Ah per la cronaca, sto povero ragazzo si è lasciato da un mese e mezzo dopo sei anni di fidanzamento con la sua ragazza, il matrimonio era previsto a settembre ma lui l’ha lasciata e buttata fuori di casa dicendo che “non era più felice”. Saggia decisione. E non ha nemmeno 24 anni.

Lunedì poi accade un’altra tragedia che mi ha mandato in bestia molto più che ritrovarmi senza un tetto sopra la testa. Il mio HD esterno si rifiuta di collaborare. E non sono incazzata per i 150gb di film che ho dentro. No, sono NERA perché lì dentro c’è tutto il mio lavoro di tre mesi di scuola, del valore di circa 9000 AUD, e perderlo mi farebbe un po’ girare le palle. Fortunatamente Clayton conosce Brodie, che si offre di darci un’occhiata. In cambio quindi di un piatto di pasta, Brodie sventra il mio HD e recupera tutti i files. E’ proprio vero che per conquistare un uomo serve prenderlo per la gola :)

Anyway, martedi e mercoledi io e Ting ce ne andiamo a spasso per Ipswich, non è che questa città abbia molto da offrire a parte un assurdamente enorme centro commerciale, ma siccome sarà probabilmente la città dove verrò a vivere dopo i miei tre mesi di wwoofing è bene imparare a conviverci :) e poi è tutto verde e adoro le case stile queenslander! Mi sono poi scoperta una divoratrice di sushi e soy sauce, io che il sushi in Italia non lo potevo vedere, e tutti i giorni a pranzo mi strafogo di sushi rolls. Magia dell’Australia.

Mercoledi comunque decido che ho approfittato abbastanza dell’ospitalità di Clayton e mi trasferisco da Michael. Per consolarmi dalle mie disgrazie mi porta a cena a divorare un’enorme steak, e non contento mi trascina in un altro locale dove mi viene presentato sul piatto il pancake più enorme che io abbia mai visto.

A stomaco pieno e in compagnia del mio australiano preferito credevo quindi  di aver finalmente trovato pace, e invece no.

Me ne sto beatamente dormendo, quando alle 3 di mattina inizia a suonare un fastidiosissimo allarme. Dopo vari “Fuck” e “Shit”, Michael decide di alzarsi e completamente nudo esce dalla stanza per andare a vedere cosa succede, parla con qualcuno perché ovviamente l’allarme ha svegliato tutti, rientra ed esclama “Baby, now you can see your dreams coming true!”, e due pompieri irrompono in stanza mentre io con gli occhi sgranati cerco disperatamente di coprirmi. Adoro il senso dell'umorismo del mio ragazzo. I pompieri dotati di torcia ispezionano la stanza, fanno finta di non avermi visto e se ne vanno. What the hell!

Questo è un po’ quello che è capitato questa settimana, mi sono ritrovata homeless (unemployed già lo ero) da un giorno all’altro ma fortunatamente tutto sembra essersi  risolto. 

Aspettando lunedi e la mia nuova farm degli orrori, sabato Michael mi porta a vedere un concerto, tale One Night Stand,e domenica allo stadio a vedere i Broncos. E intanto mi sta dando lezioni di Wing Chun, potrebbe tornarmi utile.

venerdì 25 maggio 2012

WWOOFING week 1

Guidare per la prima volta una macchina in territorio Aussie, con cambio manuale oltretutto, e non cecchinare nessuno: FATTO (Grazie Michael)
Salire in 5 sul retro di un camioncino veccho di 30 anni: FATTO
Spingere il suddetto camioncino su per una collina perchè altrimenti non ne vuole sapere di andare avanti: FATTO
Caricare maiali di 80kg nel solito camioncino prendendoli per coda e orecchie mentre questi strillano e scalciano come forsennati: FATTO
Fuggire dal maiale maschio in preda ad una crisi ormonale, saltare la recinzione con la stessa grazia della pubblicità dell'olio Cuore ma prendere male le misure, e quindi schiantarsi nel recinto dei maiali rischiando di infilzarsi il machete in un occhio: FATTO
Agguantare il machete sentendosi Indiana Jones e aggredire le erbacce in un orto che sembra la foresta amazzonica: FATTO
Parlare con maiali e piante come fossero persone normali in grado di intendere e di volere e realizzare che al termine degli 88 giorni probabilmente questo altererà la mia sanità mentale: FATTO
Cucinare risotto ai funghi per 7 persone e ricevere i complimenti da tutti: FATTO
Guardare il primo game dello State of Origin mangiando salsicce, bevendo birra e urlare GO QUEENSLAND! GO MAROONS!: FATTO
Terminare la serata sbronzi marci finendo a dormire in tre in un letto matrimoniale: FATTO (ma Michael non lo sa)
Realizzare che se dovessi finire all'inferno, questo sarà composto da un recinto di maiali: FATTO.


giovedì 17 maggio 2012

Bye bye 3088

Ultima sera nel mio carissimo appartamento 3088 :(((

Triste perchè si conclude un altro breve periodo della mia vita.

Un periodo in cui mi sono sentita veramente felice, in cui stavo facendo quello che mi piaceva, studiavo per uno scopo, ho creato delle amicizie fantastiche, e quante risate, quante sbronze, quanti sorrisi, quanti ricordi felici, quante nuotate in piscina, quante corse attorno a Roma Park, quante birre, quante torte bruciate (di Charlotte), quanti risotti (miei), quante sere alzata fino alle 2 perchè abbiamo una chiave sola e devo stare sveglia ad aspettare Charlotte che torna dal lavoro e il giorno dopo sveglia alle 7 per andare a scuola, quante sere ho detto "dormo fuori" (hihihi), quanti mercoledì a scuola in hangover perchè il martedì ci sono i free drinks al Downunder, quanti weekend in cui dicevo "devo fare gli homework" e poi alla fine andavo in spiaggia a Southbank o uscivo col boyfriend di turno e mi ritrovavo alle 11 di sera davanti a Photoshop con una vodka in mano e ovviamente non combinavo una cippa.

Un periodo in cui ho iniziato a scoprire queste spiagge, queste montagne (ebbene si è ufficiale, ci sono le montagne in Australia!), questa gente fantastica che sorride sempre (quante volte mi è capitato di chiacchierare del più e del meno in coda al supermercato o nel bagno della discoteca con perfetti sconosciuti!), questa città che a-d-o-r-o!!!

Triste ma d'altro canto emozionata.

Emozionata perchè domani c'è la mia "graduation" (con tanto di rinfresco e birre), abbiamo sputato lacrime e sangue a scuola nelle ultime due settimane ma visti i risultati ne è valsa la pena, emozionata perchè dopodomani inizia la mia avventura in farm, e questa volta non mi ci scollo prima di tre mesi, perchè io QUI voglio rimanere.

Emozionata perchè sembra incastrarsi tutto alla perfezione, non so se c'è qualcuno o qualcosa che ci guida in quello che facciamo, qualcuno dice "good things happen to good people", io sono d'altro canto convinta che la nostra storia ce la facciamo noi e se ci succede qualcosa di bello o brutto è perchè abbiamo fatto in modo che accadesse.

E io non so cos'è accaduto quella sera a Pasqua, cosa mi ha fatto uscire da quel pub incazzata come una iera e mi ha fatto sbattere addosso a quell'australiano che passeggiava mezzo sbronzo in mezzo alla strada.

martedì 8 maggio 2012

Pitagora



Fiume di ricordi oggi.

Tutto iniziò in classe, tra lo sgranocchiare di una patatina e l'altra (mmm sweet chilli e sour cream...) e un sorso di Coca cola mi sono ritrovata a dover disegnare un triangolo equilatero, 22mm di lato. Click, Polygon tool. Click, InDesign mi chiede base e altezza. Base e altezza? Perchè? Non lo vuoi proprio il lato? Ok, la base la so, ma l'altezza? Come cavolo ci arrivo? Aspetta...potrei usare Pitagora qua...ma...Pitagora...OMMIODDIO il teorema di Pitagora non me lo ricordo più.

Panico. Giuro.

Avevo sempre considerato il teorema di Pitagora come una di quelle cose che impari da piccolo e ti rimangono sempre dentro, non so, come fare una normale addizione, come il sapere quando usare l'ausiliare essere invece che avere, come il mettere "ha" con l'acca quando ci và, e non mettercela quando non ci và.

Invece no.

E mentre ti sforzi di ricordare cosa diceva Pitagora, ti ritrovi a pensare a quei tempi in cui snocciolavi teoremi come fossero l'Avemaria (anzi, l'Avemaria chi l'ha più recitato dopo la cresima), quando prendevi la corriera per andare a scuola a Conegliano che a quattordici anni ti pareva una metropoli, quando il Nokia 3310 era l'avanguardia della tecnologia, quando vedevi le tue compagne di classe uscire il sabato sera e tu invece no che la domenica hai la gara, quando in prima superiore i ragazzi di quinta ti parevano così "grandi", quando tornavi da scuola alle due e un quarto e in mezz'ora mangiavi ed uscivi ad allenarti, quando la vacanza a Jesolo era una cosa fighissima, quando pensavi "mi diplomo e poi mi trovo un lavoro in ufficio e a 25 anni sarò una donna in carriera".

E poi?

E poi ti diplomi e pensi "Mah, non è che abbia tanta voglia di chiudermi in ufficio, proviamo a fare qualche annetto di università", e arrivi a Padova che (di nuovo) ti sembra una metropoli, e inizi ad uscire, e gli spritz in piazza, e l'andare al Pachuca in bicicletta col nebbione che non vedi ad un metro di distanza, e le giornate a giocare a carte in aula studio, e poi di colpo ti laurei e pensi che di lì a qualche anno sarai (di nuovo) una donna in carriera.

E poi?

E poi c'è la crisi e ti trovi il primo lavoro di merda che ti arriva tra le mani, e cerchi di convincerti che con lavoro, casa e moroso hai tutto quello che ci vuole per essere felici.

E poi?

E poi un giorno ti rompi il cazzo e decidi di prendere l'unica decisione sensata che hai mai fatto in vita tua.

E ora a (quasi) 25 anni sono tutto tranne che quella donna in carriera che avevo immaginato, vivo in un appartamento di sette persone, e guardando i tutorial su youtube ci facciamo gli orsetti di gomma con la vodka e ridiamo come dei deficienti attorno al tavolo la sera, mi ritengo la persona più fortunata del mondo perchè il mio ragazzo mi ha prestato la sua bicicletta e la sera dopo la scuola posso andare in centro a Brisbane a terrorizzare i passanti, e telefono al lavoro per dire che non vado a lavorare perchè ho addosso una sbronza fotonica perchè per pranzo mi son bevuta una caraffa di birra a stomaco vuoto, e ho quasi finito i soldi, e tra due settimane vado a "fare i lavori socialmente utili" come ha detto mio papà perchè non concepisce il fatto di andare a fare Wwoofing, e io sorrido perchè lo so che il suo sfottere è solo un modo per dire che gli manco.

In ogni caso...
 "L'area del quadrato costruito sull'ipotenusa è equivalente alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui due cateti".
E guai a dire uguale invece che equivalente, ci scatta uno "Sciagurata" in tempo zero.

venerdì 4 maggio 2012

Stereotipi

Conversazione odierna col barista del café dove giornalmente vado a spararmi il mio large cap della pausa delle 10am.

Barista: "Hey how you doing today mate? How many weeks of school left?"
Katia: "Two weeks hey!"
B: "Sweeeet... getting nervous?"
K: "Naaahh, not really hey"
B: "Ah yeah, you're Italian, you're so easy going and relaxed hey"
K: "Well, I always thought that everyone around the world thinks that Italians are really passionate people, who get nervous and angry easily..."
B: "Naaah...ONLY WHEN YOU DRIVE MATE!"

You're a bloody smartarse, mate.


lunedì 30 aprile 2012

Can't get better than this

...e ho detto tutto :)



P.s. tra tre settimane finisco scuola e me ne vado a fare WWOOFING per tre mesi, diciamo che ci sono due occhi blu e 195cm di ragioni buone per rimanere ALMENO un altro annetto da ste parti.

P.s. 2: fare WWOOFING vuol dire che me ne vado a lavorare A GRATIS in cambio di vitto e alloggio in una qualche fattoria/tenuta, nel mio caso appena fuori Brissie. Che questa fattoria sia poi a 20 minuti di strada da una particolare persona è TOTALMENTE IRRILEVANTE, sia chiaro.

P.s. 3: chi mi conosce sa che lavorare a gratis è qualcosa che non avrei MAI fatto in vita mia.

Nella mia vita precedente, intendo.




domenica 22 aprile 2012

Tell me it's not a dream

Poco più di cinque mesi d'Australia.

E non ho ancora finito di stupirmi.

Pedalare (dopo più di cinque interminabili mesi senza bicicletta!) di notte lungo il Brisbane River, le luci della città riflesse sull'acqua, la Wheel of Brisbane che lì illuminata ti sorride, l'acqua calma delle piscine di Southbank, le rocce di Kangaroo point, i pipistrelli che svolazzano sopra la tua testa, il vento fresco che ti ricorda che l'inverno sta arrivando anche qui, lo Story Bridge, l'odore dell'acqua del fiume.

E ancora, in moto sulla Pacific Highway, e poi su sulle montagne, il cielo che non capisco come possa essere così maledettamente azzurro, l'ho già detto ma lo ripeto, come quando in una giornata d'estate è appena passato il temporale e torna a splendere il sole ed è tutto così limpido, qui il cielo è sempre così e mi toglie il fiato ogni volta, e quelle nuvole così bianche che ti vien da allungare le mani per toccarle

E poi, le montagne (qua le chiamano "montagne", ma "collinette" sarebbe più appropriato), sembra di stare sul Montello con gli eucalipti al posto delle acacie e dei pioppi, tra un po' mi vedo spuntare il cartello "Santi Angeli" dietro quella curva, e le curve in piega, e la visiera del casco aperta a far entrare il profumo degli eucalipti, e fermarsi a guardare la gente che si lancia col deltaplano e immaginare cosa si possa provare a stare lì sospesi tra le nuvole e pensare che prima o poi lo voglio fare anch'io. Da qui, da questo esatto punto.

Ditemi che non è un sogno e che posso continuare a stupirmi così ogni giorno, ogni minuto, ogni attimo.






domenica 15 aprile 2012

They speak Ausish

O voi prodi che volete imbarcarvi nell'avventura Downunder....
O voi che vi chiedete cosa intende la gente quando dice che "gli australiani parlano strano"...

Istruitevi, mates!



giovedì 12 aprile 2012

Parentesi

Molti mi chiedono cosa combino a scuola... Ecco un esempio di dove traiamo ispirazione per i nostri lavori.

Come dicono da ste parti, this is so far the funniest shit I've ever seen.

Check this out.




lunedì 9 aprile 2012

Happy Easter, Happy Days

"All right guys, see ya on Tuesday, have an awesome weekend!", lo puoi dire eccheccavolo, giovedi ore 16.45 uscita anticipata da scuola, finalmente a casa, domani non andiamo in Sunshine Coast perchè non siamo riusciti a trovare una macchina a noleggio, vabè prendiamo il treno e andiamo in Gold Coast, ma non ci sono treni perchè è public holiday, ma che puttanata è mai questa, manco in Italia col Papa in casa è tutto chiuso il venerdi prima di Pasqua, ma si ti giuro, non c'è niente di aperto, boh vabè vediamo, cosa fai stasera, dovrei vedere Dominic se finisce di lavorare ad un'ora decente tu cosa fai, c'è un barbecue giù al parco vuoi venire, ma si ok, ma chi è la tipa in cucina e perchè si sta facendo un tattoo sul piano della cucina, io vorrei anche cenare sto morendo di fame, è un'amica di Olga e domani torna in Brasile, si ok ma ho fame, vabè pane burro e vegemite e non si sbaglia mai, ma com'è che il barbecue è la sua festa ma lei è qua a farsi il tattoo, è brasiliana sono fatti così, sarà, hai comprato la birra, si ma è troppo pesante non riesco a portarla giù al parco, vabè la prendo io ma tu mi dai un paio di lattine, fatta, dai andiamo, ma da dove arriva tutta sta gente, ma tu conosci qualcuno, no, hey ciao come và di dove sei come ti chiami, ah italiana, ma mi sembri tedesca, e tu cosa fai con la maglia di superman, ma io sono superman, piacere Tim, ma non si chiamava Clark Kent, whatever, ce l'hai il ragazzo, maybe, da quanto, due settimane, uuhh addirittura e lui dov'è, cazzo ne so doveva chiamarmi ma non l'ha fatto e mi girano parecchio i coglioni, che te frega sono qua io ora, si ma sei troppo basso, troppo basso per cosa, per.... facciamo che rimaniamo amici ok, mi stai giudicando, no, sto dicendo una cosa ovvia, sei un tappo, certo che sei italiana ma sei cool, lo so, dai andiamo nella tua piscina, no, please, non rompere, ok come vuoi, olà Katia como està, olà Cristiano come stai, bene, sai mi trasferisco qui vicino la prossima settimana così ci possiamo vedere più spesso, wow non vedo l'ora, ora parto per Sydney, ok ci vediamo la prossima settimana, ma non è che Charlotte ti lascia la camera libera un paio di ore una sera, mah può darsi, have fun, ragazzi fuori di qui sono le 10 non voglio più vedere alcol, ma come sono solo le 10, appunto, fuori di qui o vi metto la multa a tutti quanti, vecchiopulottodimmerda, che si fa, ho degli amici che fanno una festa a Spring Hill, ok prendi le birre andiamo, muovete il culo, oh ma è distante, no ci siamo quasi, ma ti ricordi che piano è, ma siamo chiusi in ascensore, perchè non si aprono le porte, porca merda, ottavo piano, ma sono tutti brasiliani qui, mi sto rompendo le palle, finiamo la birra e torniamo a casa, Charlotte alzati sono le 7 andiamo a Coolangatta, mmmmm, dai muoviti o perdiamo il treno, ma devo ricaricare la gocard, machettefrega tanto puoi andare sotto con i soldi, ma Everson perchè hai un condom su dito, è perchè mi sono tagliato al lavoro e Hideya mi ha prestato un condom della sua taglia, ma che cavolo dici boiola, shhht parlate piano che ci guardano tutti, dai scendiamo e prendiamo il bus, ho fame, c'è il 7eleven aperto, aspetta devo comprarmi le cicche, devo noleggiare la tavola da surf, dai su, andiamo da quella parte che le onde sono più belle, ma ce la fai a stare in piedi, si la scorsa volta sono rimasto in piedi due secondi ma questa tavola fa schifo, si vabè è sempre colpa della tavola dicono tutti così, ma non metti la crema solare, naaaa io non mi scotto, venite in acqua, no è fredda, ma dove tsk si vede che non siete mai state al Piave, ring ring oh buongiorno che fine hai fatto ieri, mi sono addormentato, ci vediamo stasera ho una sorpresa per te, ci vediamo solo se mi porti le scarpe, ok, a stasera, sono le 3 andiamo, ok, oh ma sto bus quando arriva, quando vuole, ah eccolo, scendiamo, treno, ma allora cosa fai stasera, esco con Dom, cerca di dormire a casa sua perchè voglio portarmi a casa il tipo stasera alla festa, are you kicking me out, maybe, no worries, mi paghi una birra, oh dai siamo arrivati, schiaccia il bottone dell'ascensore, dai che devo pisciare, anch'io, anch'io, anch'io, eh ma il bagno è uno solo, le porte si aprono, corri, no c'ero prima io, daiiii mi scappa, chi si fa la doccia, io, vai, driin, chi è, Dom, ma cos'hai lì, le tue scarpe e un pò di cioccolata per te e i tuoi roomate, ma mi vuoi far morire, quanta roba, ferrero rocher uuuhh tu mi vizi, dai andiamo, dove, Southbank, camminiamo ok, cosa vuoi mangiare, quello che ti và, noodle jukebox, ma è a West End, no worries, aspetta qui, dove cazzo vai, dai sali sul taxi, west end mate, keep the change, wow un tassista australiano invece del solito stinky indian quale rarità, cosa vuoi mangiare stasera, boh fai tu, noodles, bbbbuonooo, ti và un gelato, se proprio insisti, magnum e non si sbaglia mai, dove andiamo ora, casa mia? perchè no, ti và un jim beam, uno solo?, quanti ne vuoi, ma che occhi che hai, è per guardarti meglio, goodnight, goodmorning, tu non hai fame, un pochino, cosa vuoi, egg bacon barbecue sauce e oj, aspetta qui, ma che fai, mi porti la colazione a letto, cosa fai oggi, ci vediamo stasera, ti porto a casa, a stasera, bacio, ciao sono a casa, ma lo sai che è uscito il nuovo episodio di Grey's Anatomy, oddio streaming subito! ma l'hai beccato qualcuno ieri sera, macchè niente, ma se vuoi ti presento l'housemate di Dom, è molto carino, ma a me non interessa un ragazzo solo per farci sesso, BULLSHIT!, andiamo in piscina dopo, ok, cosa fai oggi, vado a Southbank a prendere il sole, cool, tieni tu le chiavi stasera che io esco con Dom e sto a dormire da lui, cavolo la spiaggia è strapiena, bambini del cazzo che correte di qua e di là, ma dove sono i vostri genitori, vado a casa sennò mi incazzo, devo fare la spesa, vado da coles che è più vicino, ciao sono a casa, ma perchè quell'idiota non mi chiama, ring ring scusa ero a cena da mia sorella e ho lasciato a casa il telefono, ti và di venire da me, che domande ma non è tardi, ma no dai vieni, ok, aspetta che mi fermo a prendere un pò di jim beam, hello how are you, wow jim beam non dovevi, ho un pò di fame, ti và una pizza ce la dividiamo, ma sono le 11, ma si pizza hut è aperto e me la portano a casa, ok cool, buona sta pizza, mi passi un altro jim beam, ti rompe se mi fumo un pò di weed, va là fai pure, goodnight, goodmorning, happy easter, oggi vado a pranzo dai miei ma poi possiamo andare a giocare a basket, ossignore sei sicuro, certo, ti accompagno a prendere il treno, ti chiamo dopo, bacio, Charlotte sto tornando a casa, mangiamo assieme, ok, cosa fai domani, non lo so, andiamo in spiaggia, certo, dove, Caloudra, si può fare, è lontano, due orette, ma si dai, ma non devi vedere Dom, bah tanto si sveglia a mezzogiorno, preferisco farmi un giretto che stare a casa ad aspettarlo, driin, chi è, Tiago, Tiago chi? porca vacca che figo Tiago, si ma è un idiota, un idiota figo però, ma ha la morosa, e allora?, volete un po' di cioccolata, se me la mangio tutta io mi viene il diabete, ok cos'è questo, ohmmiodddio marshmallows ricoperti di cioccolato sto morendoooooo ne mangiamo un altro?, mi piace il tuo boyfriend, ma non è ancora il mio boyfriend, ma non dovevi giocare a basket oggi, che ne so Dom non mi chiama, io me ne vado in piscina e si fotte, ciao scusa ma sono ancora dai miei poi devo andare a recuperare il mio mate a seaworld ma è sbronzo e non risponde al telefono, amici tuoi eh, Charlotte cosa fai stasera, vado ad una festa vuoi venire, why not, aspetta devo parlare con maman su skype, ma perchè devi urlare ogni volta che stai su skype, putain, mèrde, putain de mèrde, miiiiinchia quanto francese sto imparando pure io, dai andiamo, ma è lontano sto posto, no no 10 minuti a piedi, oh ma che casino c'è, un'ora di fila sei fuori, spero almeno non si paghi l'ingresso, oh come mi sento vecchia è pieno di sbarbatelli qui, ma dov'è la tua amica di sopra da qualche parte, io in quel casino non ci vado, bevi una vodka, ma perchè la tipa me ne dà due, vabè bevi e sorridi che xé gratis, oh ma mi sto rompendo i coglioni vado a casa, ok ci vediamo, ma sto tizio che passeggia per strada è anche carino, oh hello how was you night, I'm Michael, do you wanna have a drink, perchè no, andiamo al bottle shop e prendiamo una vodka e la beviamo in your place, ma anche no dai, ok, sediamoci qui e facciamo due chiacchiere, volentieri, cavolo guarda che ore sono, mi dai il tuo numero, ok, vado a casa adesso, posso farti compagnia, mmmm un'altra volta dai, ok, è stato un piacere, a presto, mah chissà se ti sentirò più, eri proprio carino però mi sa che eri anche un pò sbronzo, dai sveglia Charlotte andiamo a Caloundra o no, oui oui, che treno bisogna prendere, che ne so, dai saliamo, minchia che paesaggi, mi sembra di essere sul Montello in quelle giornate d'estate dopo che ha piovuto ed esce il sole ed è tutto così limpido e il cielo è così azzurro, certo che sono due mesi che il tempo è cosi, che figata il Queensland, ma chi l'ha detto che l'Australia era tutta piatta e deserto, guarda che robe qui, voglio abitare qui per tutta la vita, hey siamo arrivate, che bellina questa spiaggia, si ma non c'è nessuno in giro, vabè meno rotture, ci buttiamo giù qui, ok dai, cavolo il sole picchia oggi, dai è ora di andare, mi fai due foto che Ale vuole vedere il nuovo costume e spalare merda anche su questo, ci prendiamo un milkshake, mi sa che mi sono scottata le chiappe non riesco a stare seduta, ma quando passa il treno, svegliami quando arriviamo, che figata i grattacieli illuminati nel buio della sera, ma sono le sei e mezza ma perchè non hanno l'ora legale porca miseria che qui anche d'estate fa buio alle 7 sera, ahò guarda che è autunno inoltrato, alla faccia dell'autunno e dei 28 gradi e del sole e della mia abbronzatura, cosa mangi stasera, insalatina che oggi ho mangiato troppo, si ma ce lo spariamo un ferrero rocher, eh beh mi pare il minimo, uff ma è già lunedi sera, domani si torna a scuola e forse è anche ora che mi trovi un lavoro, stampo un paio di CV di straforo e domani sera vado in Valley, la pacchia è finita, mica vero domani andiamo al Downunder, mi par giusto, ma cos'è che ascolti tutto il giorno, i Killers, ma ti piacciono così tanto, mi mettono allegria, perchè dopotutto, come dice Dom, questi sono happy days.


sabato 31 marzo 2012

Può capitare...

Essere disoccupata* ha i suoi lati positivi.
Soprattuttto quello di poter organizzare romantiche cenette il weekend, tanto qui funziona che è sempre l'uomo che paga la cena e soprattutto i drinks (ho il frigorifero pieno di Jim Beam black and coke e Smirnoff Ice black, per chi volesse fare un saltino a trovarmi...). E a volte l'uomo paga pure le scarpe da basket :)
Il punto è che l'andare a zonzo per la città per la prima volta la sera durante il weekend può essere...ehm...alternativo. Per esempio:
  • può capitare che mentre stai romanticamente divorando le tue tapas col tuo lui** in quel carino ristorante a Southbank, ti si siedano al tavolo a fianco due australiche donnone sulla quarantina sbronze marce, col bicchiere di vino attaccato al collo stile Ombralonga, che ci spiegano nei minimi dettagli cos'hanno fatto quella stessa sera a partire dal momento in cui hanno messo piede fuori dal lavoro, con tanto di teatrali gesti, il più emblematico dei quali è stato quello di emulare il sedersi su una turca.
  • può capitare che sempre nella romantica Southbank incontri venti e più persone vestite come i personaggi di Avatar, con tanto di viso, braccia e gambe dipinte di blu, coda e orecchie a punta, che corrono gridando a destra e a manca, e tu ti chiedi perchè.
  • può capitare che cento metri più in là, mentre stai attraversando il ponte per tornare in città, ti imbatti in un gruppetto di emo che se le sta dando di santa ragione. Anzi, per essere chiari, c'è una ragazza che le sta dando di santa ragione a due altri ragazzetti, con tanto di urla, "bitch", "fuck", "shit" di qua e di là, e ti apposti sulla balaustra del ponte assieme ad un'altra decina di persone per ammirare lo spettacolo, mentre la stessa ragazzetta accortasi del pubblico presente manda tutti cortesemente affanculo. 
  • può capitare che nella centralissima Queen Street Mall c'è una sottospecie di prete con tanto di leggìo che cammina avanti e indietro inveendo a squarciagola contro qualcosa e qualcuno.
  • può capitare che esci dal pub e vedi un tizio che barcolla davanti a te, e dopo pochi passi si schianta addosso ad un palo della luce e crolla a terra.
  • può capitare che due ragazze sedute su un muretto ti urlino "Nice haircut!", il tuo uomo dica "Thanks mate!" e loro rispondano "I'm not talking to you!", e ti ritrovi a ridere per il successivo quarto d'ora perchè comunque i miei capelli sono awesome.
Great Brisbane, ti lovvo sempre di più. E lovvo i tuoi abitanti :)))

Domani di nuovo in Gold Coast, per la terza volta nell'ultima settimana. Ma domani proverò a rendermi ridicola e surfare, ci sarà da ridere.


...E poi la gente si chiede perchè me ne voglio rimanere qui.



*Ring Ring.
"Hello?"
"Hi Katia this is Emma from ...[the restaurant]. I'm sorry to do this, but we don't need you anymore. You know, it has been quiet the last few weeks, and since you're the last person arrived...I'm sorry"
"It's all right, can I come and get my tips?"
Pensiero di Katia v.2011: "OMG sono senza lavoro come cazzo farò a vivere da ora in poi"
Pensiero di Katia v.2012: "Oh graziesignoregrazie mi stavate pure tutti sul cazzo. Sabato Gold Coast, hell yeah"

** questo lui non è l'australiano di due metri, ma un irish-australiano, alto però solamente come me. Perchè insomma, se quello di due metri viene a trovarmi solo una volta al mese, devo pur passare il tempo in qualche modo, no? Multiplayer mode ON

venerdì 16 marzo 2012

Chiedetemi se sono felice

E vi rispondo SI.

Io che stavo ai fornelli come il diavolo all'acqua santa, ora cucino ogni sera e i miei coinquilini fanno la fila per assaggiare quello che preparo, perchè a quanto pare se sei "italian" la cucina ce l'hai nel DNA.

Io che mi incazzavo in bomba se ti presentavi all'appuntamento due minuti dopo l'orario prestabilito, ora sono la prima che ti dice "no worries mate" se mi dici che ti sei addormentato e arrivi con mezz'ora di ritardo pure al nostro primo appuntamento (però una birra me la paghi).

Io che mi facevo complessi per la mia stazza perchè papà mi ha sempre detto che sono grassa, qui me ne frego altamente e poi ho perso pure quattro chili da quando sono qui.

Io che avevo lo stesso gusto di Angela Merkel quando si trattava di abbigliamento, qui me ne sbatto e vado tutto il giorno in giro in pantaloncini e infradito. Ed è più di un mese che non indosso un paio di pantaloni lunghi.

Io che mi sentivo fuori luogo dall'alto del mio metro e 90, qui mi sento Dio in terra. Anche se continuo a guardare (quasi) tutti dall'alto in basso.

Io che risparmiavo come una formichina perchè "no se sa mai", qui ho imparato che la vita è una e bisogna godersela, eccheccavolo.

Io che sono sempre stata una persona solitaria e silenziosa, in inglese ho na ciacola che no la finisse pì.

Io che mi facevo mille progetti e piani quinquennali per il mio futuro, ora non so quello che farò domani a parte una puntatina dal parrucchiere, ed è proprio questo il bello.

Io che se non dormivo 8 ore a notte il giorno dopo ero rincoglionita, ora ne dormo 6 e sono fresca come una rosa forse anche rincoglionita ma in tal caso non me ne rendo conto.

Io che mi alzavo la mattina e il mio primo pensiero andava a quando sarei andata a letto la sera, ora non vedo l'ora di saltar giù dal letto e buttarmi a capofitto nella mia giornata, che è sempre troppo breve.

Io che...ormai sono quattro mesi.

P.S.: io che la scorsa settimana avrei ucciso per uno spritz, stasera finalmente me lo bevo!!! Tutto dedicato a te, Ale :)  

P.S 2. Io che mi lamentavo che non beccavo ragazzi più alti di me, ho trovato il gigante di due metri LOL


Toh, sta settimana nell'iKatia è tornato in auge the Boss!! 63 anni e l'é sempre un figo



lunedì 12 marzo 2012

giovedì 8 marzo 2012

Ma se succedesse in Italia?

Dopo la geografia, è giunta l'ora di aprire un'altra "rubrica", quella del "Ma se succedesse in Italia?".
Premetto che non voglio fare polemica né politica né dire che qua è meglio di là e menate varie, però quando succedono certe cose qui penso "ma se succedesse in Italia..." e mi faccio una sana sganasciata, per cui ho creduto valesse la pena raccontare un paio di episodi.

Il primo, una decina di giorni fa. Non so cosa sia successo, ma per qualche motivo (probabilmente un guasto tecnico) è andato in palla il sistema di trasporto pubblico di Brisbane e dintorni. Ho avuto compagni di corso arrivati con BEN 40 minuti di ritardo, che raccontavano di capitreno che nell'attesa mentre erano fermi da qualche parte annunciavano cose del tipo "Ci scusiamo per il ritardo, staremo fermi in questo posto per mezz'ora, nel frattempo approfittatene per fare amicizia col vostro sfortunato compagno di viaggio", oppure "Ci scusiamo per il ritardo, consiglio di guardare fuori dal finestrino e ammirare il fantastico panorama che offre la cittadina di (qualcosa con tante ooo e aaaa)"...e così via.
Fin qui, comunicazioni fantasiose di servizio a parte, tutto normale (almeno per me). Cosa succede il giorno seguente? Per "scusarsi" dell'accaduto, mezzi pubblici aggratis per tutti!!
E qui mi è sorta la prima domanda... E se anche Trenitalia facesse così? Diciamo, offrisse un giorno di viaggio gratis per ognuna, anzi no, siamo buoni, diciamo due ore di ritardo accumulate in una giornata su una particolare tratta??
Lo so che sapete la risposta...viaggeremmo a gratis un giorno si e l'altro pure!

Oggi secondo episodio.
Stamattina con un occhio mezzo chiuso e l'altro chiuso quasi completamente arranco fino al tavolo in soggiorno con la mia tazza di latte e cereali. Sul tavolo c'è in bella mostra una copia di Mx, è il giornale gratuito con cui ti spammano se per caso hai la sfortuna di passare per qualche stazione attorno alle 5 della sera, di solito c'è qualche brasiliana pettoruta che te lo infila a forza in mano, oppure te lo ritrovi in borsa quando arrivi a casa e ti chiedi perchè...
A me piace perchè c'è il sudoku e la ribrica "Overheard", in pratica se tu te ne stai in treno o in qualsiasi altro posto e senti attorno a te una conversazione bizzarra, mandi un sms al giornale in cui riporti la conversazione e il giorno seguente te la trovi pubblicata. Qui qualche esempio.
Girl:"If I have a children, I'd go for boys because girls are just too bitchy", oppure
Girl:"My ferrett's got a tumor, so it's been a difficult time".....ecco, questo è il livello generale di più o meno tutti gli articoli contenuti in questo quotidiano. Prometto che se mai dovessi di nuovo tenere tra le mani una copia di Metro o Leggo, la guarderò con occhi diversi e non passerei direttamente al cruciverba.
Insomma, tornando al motivo per cui sto scrivendo, in prima pagina c'è un articolo che parla di un tizio, tale Joel Barlow, che è stato arrestato con l'accusa di aver trafugato 16 milioni di dollari dai fondi di Queensland Health, che se non mi sbaglio è l'ente governativo che fornisce assistenza sanitaria in Queensland per il quale sto tizio lavorava.
Cosa decide di fare la Corte Suprema di Brisbane? Siccome il buon Joel a quanto pare amava trattarsi bene, hanno deciso di mettere all'asta, oltre a Mercedes, Audi e vari Yatch, pure il suo guardaroba! Scarpe, vestiti, borse, Louis Vuitton, Dolce e Gabbana, Chanel per tutti e per tutte le tasche!
Domanda...ma se lo facessero pure in Italia con ogni furfante che ruba di qua e di là? Ma poi, mica con tutti eh, diciamo solo con quelli che lo fanno alla luce del sole.... Non metterei più piede in un negozio di abbigliamento ma andrei direttamente al più vicino istituto di vendite giudiziarie.
Parentesi polemica...per cominciare basterebbe pure anche solo arrestarli...

domenica 26 febbraio 2012

Brisbane city life

Il titolo si può tradurre in "non-sto-combinando-nulla-di-divertente-avventuroso-esilarante-per-cui-valga-la-pena-di-scrivere-qualcosa-ma-siccome-siete-in-molti-che-me-lo-chiedete-mi-vedo-costretta-ad-aggiornarvi-sulla-noiosità-delle-mie-giornate".
Aggiungo che sarà un post soporifero per cui se siete in cerca di qualcosa di divertente da leggere credo che Famiglia Cristiana o Oggi siano delle ottime alternative.

Casa: dopo ben 12 giorni trascorsi in un ostello in cui i miei nervi sono stati messi a dura prova e le mie capacità di sopportazione di quella massa chiassosa e maleducata denominata "backpackers", in particolare la sottospecie proveniente dalla Germania, sono giunte a limiti che nemmeno io conoscevo, finalmente mi sono trasferita in un appartamento degno di questo nome.
La location è fighissima, sono a 10 minuti a piedi dalla scuola e appena esco di casa c'ho Roma Parkland e i suoi numerosissimi barbecue a disposizione. Unica pecca, fuori dalla mia finestra ho nientepopodimenoche Roma Street Station, la stazione centrale di Brisbane, e se per esempio in un raptus di follia lanciassi il mio pc fuori dalla finestra del mio sesto piano, questo cadrebbe direttamente sui binari. Poco male, ho un sonno così pesante che nemmeno un cannone mi sveglia, per cui in queste notti non ho avuto alcun problema a dormire ma forse questo è dovuto al fatto che due notti su tre sono tornata a casa strasbronza ma non mi sembra il caso di scriverlo altrimenti perderei quel poco di reputazione che mi rimane.
Casa mia in alto a destra

In casa in totale siamo in 6, suddivisi in tre camere doppie:
- una carinissima coppietta francese, sono un pochino svampiti (per fare un esempio, ho chiesto a lei quanti anni ha e mi ha guardato con due occhi così O_o per poi dire "sai che non me lo ricordo? cioè, so che sono nata nel 1987, ma quanti anni ho...oddio...devo fare due conti..."), lui è esaltatissimo e non perde occasione per mostrarmi le puntate de Les Guignols  (in particolare quelle su Berlusconi) che mi traduce in simultanea.
- un ragazzo brasiliano, ossia il tipico brasiliano scuretto di pelle, che ha l'abitudine di gironzolare per casa a petto nudo e talvolta direttamente in mutande, mostrando pettorali, tartaruga, bicipiti e tatuaggi e quant'altro si possa vedere (perchè insomma, talvolta non lascia molto spazio all'immaginazione) :D
- un ragazzo giapponese che però devo ancora conoscere, visto che tornerà dalle vacanze solo i primi di marzo, al suo posto ora c'è la morosa francese del brasileiro mortacci sua.
- la mia roomate francese pure lei, a prima vista ha una faccia da cagacazzo non molto simpatica, invece devo dire che per ora mi trovo bene e facciamo delle gran chiacchierate in italofrancoinglese. (intendo dire che io tendo a mettere troppi si, ma, cioè, mentre lei ci và pesante col putain che a quanto pare è un intercalare piuttosto frequente nel sud della Francia).

That's it per quanto riguarda la casa...anzi no, potrei aggiungere che ho a disposizione palestra e piscina nel mio building, ma sono dettagli irrilevanti :)

Lavoro: dopo due giorni DUE ho trovato lavoro in un ristorante che ama definirsi franco-vietnamita (ma io devo ancora capire cos'hanno in comune la Francia e il Vietnam...), non c'è nessun vietnamita e solo un paio di francesi, il resto del personale è australiano purosangue, e meno male! Stiamo alla larga dagli italiani! (three weeks achieved without speaking italian, hell yeah).
Sono quindi due settimane che mi ingozzo di involtini primavera e rice paper rolls.

Scuola: come forse pochi sanno, per dare un senso a questa mia avventura australiana, sto frequentando un corso di graphic design qui a Brisbane.
Dopo una settimana di corso non ho parole...anzi si: CHEFFIGATA!!! Non ho mai trascorso così volentieri delle ore davanti al pc, e durante le 8 ore giornaliere non ho mai il tempo di annoiarmi...complice forse il fatto che durante la lezione ascoltiamo un sacco di musica, e che il venerdì è drinking day e dalle 4 in poi birra e vino per tutti...Alè!!!

Sport: dopo un paio di giorni dal mio arrivo, mi son detta "mah, vuoi che non ci sia qualche team che gioca a basket qui nei dintorni?", detto fatto, google mi pesca un tale Brisbane Capitals Basketball Team, mando un sms (figura di merda perchè volevo inviarlo all'allenatrice invece l'ho inviato all'allenatore Paul dicendo "hi Kristine"), e vengo invitata all'allenamento il giovedì successivo.
Ne sono uscita decisamente provata. Posto che sembra facciano tutte O'Neal o Jordan di cognome, mentre io sono una schiappa assurda visto che gioco da poco più di un anno, la difficoltà maggiore è stata capire quel cavolo che mi veniva detto. Mescolate assieme cervello in pappa, australiano stretto, termini tecnici e una palestra dall'acustica di merda e otterrete la mia faccia


Per non quindi compromettere la mia salute psicofisica durante la mia permanenza, al momento mi sto giornalmente dedicando alla mia cara piscina, l'unico effetto collaterale è un naso colante per le 3 ore successive, ma sempre meglio della sensazione di essere stati investiti da un TIR che ho avuto nei giorni successivi all'allenamento.
Per la cronaca, nemmeno le cestiste australiche sono più alte di me

Party time: devo smetterla o non mi basteranno i soldi :)

Love life: ma porca la miseria, con tutti gli australiani che ci sono devo beccare quello che fa il minatore nel Western Australia in mezzo al deserto? Ufffff....... Però è alto due metri, thank God.
Devo andare sennò arrivo in ritardo all'appuntamento, questo c'ha le gambe più lunghe delle mie ;)

Cheers!

Ps: in questo periodo australico vado a "fasi" musicali...prima c'era Vasco, poi i Subsonica, poi Dire Straits, poi Depeche Mode...ora (complice la scuola), ci sono Mumford & Sons, beccateveli, tiè!!