giovedì 1 dicembre 2011

Io sono in Australia

Preparatevi perchè questo è un post incazzoso.
Incazzoso come se vi foste svegliati la mattina alle 6 perchè il vostro compagno di stanza russa, dopo che solo alle 4 vi siete riusciti ad addormentare perchè stavano facendo un casino della Madonna fuori dalla vostra camera, dopo che avete trascorso 10 giorni in questo posto dimenticato da Dio, dopo che il tizio che dovrebbe sganciare i soldi deve ancora pagarvi per esservi fatti un culo così a raccogliere delle schifose arance, dopo che aspettate la posta che non arriva e domani ve ne dovete andare e state rimuginando su come farvi rincorrere dalla posta in giro per l'Australia, dopo che il bonifico fatto dall'Italia dopo una settimana ancora non arriva e non sapete dove sono andati a finire i vostri soldi visto che comunque nel vostro conto corrente non ci sono più.
Ma non sono queste le cose che mi fanno incazzare.
Le cose che mi fanno incazzare arrivano dall'Italia. Tanto per cambiare.
Ma stavolta non si chiamano Berlusconi, non si chiamano lavoro-di-merda-ma-grazie-a-Dio-almeno-ce-l-ho, non si chiamano fila-all-ufficio-pubblico-dove-gli-impiegati-non-stanno-facendo-un-cazzo-e-tu-aspetti-per-ore-come-un-pirla.
Si chiamano amici. O meglio, dovrebbero chiamarsi tali. E cosa scopri stanno facendo questi "amici"? Scopri che ti stanno giudicando (male) per quello che hai fatto, che secondo loro li hai abbandonati al loro triste destino fatto di pasti caldi, tetto sopra la testa, lavoro sicuro, mentre tu ingrata te ne sei andata in un posto dove nell'immaginario collettivo (immaginario, si, esatto, immaginario perchè NON è vero) te ne stai in spiaggia sotto il sole tutto il giorno con un mojito in mano mentre un nugolo di surfisti biondi e abbronzati si sta strusciando su di te.
Si stanno chiedendo perchè ho fatto questa cosa, perchè ho mollato quella che secondo loro era la vita perfetta, fatta di casa, moroso, lavoro sicuro, e loro, si, amici.
Perchè non era perfetta. Ma neanche lontanamente. Ma neanche a guardarla col binocolo.
Perchè me ne stavo continuamente, prepotentemente incazzata col mondo, e chi mi stava veramente vicino può confermarlo, perchè quel Paese che voi chiamate tale mi stava stretto, perchè non vedevo futuro, o meglio, vedevo un futuro rinchiusa tra mille stringhe di cobol e spese da pagare e chissà-se-mai-vedrò-una-pensione. E, scusate, a qualcuno può anche piacere (il cobol intendo), ma quel qualcuno non sono io.
So che magari per qualcuno sono fuori di testa, ma questo era l'unico modo per non impazzire di fronte a tutto questo. Ma come, non bastava cambiare lavoro? No, non bastava. Perchè non era solo il lavoro, perchè era tutto quello che non funziona in Italia ad avermi spinto qui, dove almeno si ha l'impressione che le cose girino per il verso giusto, dove la gente se ti vede in difficoltà è pronta a porgerti la mano, non ad approfittare delle tue debolezze, dove se vuoi riesci ad essere qualcuno e non solamente un numero in mezzo a tanti.
Mi dispiace non essere riuscita a spiegarlo a tutti, non ci sono stati né il tempo né le circostanze adatte. Ad alcuni è sembrato che me ne sia fuggita di soppiatto, ma fidatevi che chi volevo lo sapesse, lo sapeva da mesi.
Non ho tantomeno mai chiesto a nessuno di approvare la mia scelta, ma quelli che l'hanno fatto sono veramente pochi e a loro, e solo a loro, sono grata. Ho chiesto però a qualcuno di fare almeno finta di essere contento per quello che stavo facendo, per il fatto che stavo provando a realizzare il mio sogno di avere una vita migliore. Ma nemmeno quello ho ottenuto.
Ora per me è il momento di essere forte, determinata, positiva, e le chiacchiere di questa gente così come mi sono arrivate all'orecchio se ne spariranno in un soffio di vento. Di quello Australiano. E con le chiacchiere se ne và anche l'incazzatura, perchè, dopotutto, non ne vale la pena.
Io sono in Australia.

16 commenti:

  1. Oggi... non é proprio il caso di marcarti stretta! Furia cieca!:P

    RispondiElimina
  2. donna! l'invidia è una brutta cosa e purtroppo è così forte, che arriva fino in Australia! forza, io ti seguo e faccio il tifo per te... anche se mi manchi :-)

    RispondiElimina
  3. Io non c'entro, però cazzo se hai fatto bene (si può dire cazzo qui?).
    Quando mi è capitato è stata la cosa migliore che poteva succedermi, sono convinto che lo sarà anche per te.

    Ah, se servono soldi un 5 euro posso mandarteli ;)

    Break a leg, sheila!

    RispondiElimina
  4. Katia accetta subito i 5 euro di Mauro e smettila di nominare il cobol! Il cobol non esiste più!!

    RispondiElimina
  5. @Laura, miss you too tosa...se arrivasse anche un po' di Aperol o Campari fin quaggiù sarei molto più contenta :D
    Mauro, se leggi bene il post c'è un po' tutto (cazzo, merda, culo, ecc., sono proprio una ragazza sboccata), quindi sei autorizzato anche tu a dire cazzo.
    Non ti voglio privare dei tuoi preziosi 5 euro, mi fa già piacere solo quello che scrivi :D
    @Ivan, che ci posso fare, il cobol mi perseguita, è come un cancro, ma piano piano me ne sto sbarazzando

    RispondiElimina
  6. ecco, perché io non ho la @? Non la merito unaa cazzo di @? Tutti con la fottuta @ e io una merda di niente? Ti do 5 euro per una @!
    Che poi i 5 euro erano appunto per togliermi dall'incombenza di dover scrivere ^_^

    Ivan ricorda, me nono me diseva sempre: chi che no ga testa ga cobol

    RispondiElimina
  7. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@Mauro: ti esonero dall'obbligo dal dal dovermi supportare moralmente. Comunque la verità è che sono io che dò 5 euro a Ivan, Grazian, Dompè e gli altri per lasciare ogni tanto un commento, altrimenti nessuno leggerebbe queste porcherie che scrivo

    RispondiElimina
  8. Hey Katia, e' successo anche a me.
    Fregatene, e ricordatene quando torni in Italia.
    Tu, sei in Australia.
    Loro sono dove li ritroverai quando torni, a farti i complimenti davanti. Per poi prenderti per il culo quando te ne vai. Poveretti

    RispondiElimina
  9. Quei 5 euro stanno facendo il giro del mondo!
    Chi no gà testa gà cobol... non l'ho capita...

    RispondiElimina
  10. Parafrasando l'antico motto "chi no gà testa gà gambe", Mauro sta dicendo in maniera velata che no gò testa (e forse el gà anca rason) :D

    RispondiElimina
  11. Ce l'hai, ma é così in alto che non si vede :-)

    RispondiElimina
  12. Mah... sara' ma io quei 5 euro devo ancora vederli... Magari il problema dei bonifici c'e' in entrambi i sensi!

    Ma su una cosa ti sbagli: pure io come tanti non approvo la tua scelta!
    Te ne sei andata in australia e non hai preventivato almeno 15 giorni da turista, giusto per cambiare ritmo, modo di pensare, adattarti alla cultura, al mare e ai bagnini!

    E' assolutamente incondivisibile!
    Non ci siamo proprio.... Cosa t'ho insegnato io in 6 o 7 mesi in cui cui ti stavo appiccicato a punzecchiarti, niente?
    Almeno la forte volonta' di cazzeggiare credevo di avertela trasmessa.

    Ora capisco d'aver sbagliato con te. Scusami Katia.

    RispondiElimina
  13. Vi farò un bonifico cumulativo tra qualche mese quando sarò ricca :D
    E comunque il mio mesetto di svacco totale me lo sono fatto...in Italia!!
    Che poi Davide, qualcosa me l'hai insegnato anche se non te ne sei reso conto...mi hai insegnato a lamentarmi e rompere i maroni!! GRAZIE!!!
    tivibi instesso :D

    RispondiElimina
  14. Ci sta che qualcuno non approvi, ci sta anche che te lo dica fuori dai denti se è convinto di quello che pensa.
    Tutti gli altri non sono amici, strano che non l'hai ancora imparato :)
    Prendi le critiche, analizzale, riflettici, scarta quelle sterili e italiote e cresci su quelle sensate (che magari un po' bruciano, ma non importa).
    Gli amici te li ritroverai a distanza di anni, gli altri... quali altri?
    Vivi serena :)

    RispondiElimina
  15. Ciao Katia, sto leggendo il tuo blog, very nice!

    Comunque non capisco cosa ti fa incazzare dei tuoi amici... dovresti avere solo pena per loro e per la loro scelta mediocre di vivere una vita piatta e noiosa.

    Sono invidiosi e ti criticano.

    Che ti frega? lasciali friggere e non incazzarti!

    ciao e buon proseguimento!

    RispondiElimina