domenica 18 dicembre 2011

@work

Scusate se non sono stata molto presente ultimamente, ma causa lavoro, mancanza di internet in ostello, carenza di sonno, la mia presenza al computer è un po' scarseggiante.
A voi che vi chiedete se lavoro, beh si, lavoro. Inizialmente ho abbandonato i siculi per un'agenzia di recruiting che il primo weekend mi ha spedito direttamente all'hotel Hilton O_o
Ho trascorso attimi di terrore al pensiero di dover comunicare la cosa al ristorante italiano, per cui una sera mi sono fatta coraggio e sono andata a "dare le dimissioni" (che poi si può dare le dimissioni a dei "datori di lavoro" per i quali hai lavorato un weekend, in nero per giunta?? vabbè). Avevo paura potessero adottare metodi "vecchia scuola" per dimostrare lo scontento, per cui mi sono fatta scortare da Kevin, un ragazzo coreano conosciuto in ostello. Mi serviva un testimone, che ve devo dì. Hanno avuto pure il coraggio di chiedermi il perché, al che li ho guardati con una faccia alla "sei stupido o cosa???", e ho spiegato che fondamentalmente il motivo principale era la paga. Vi lascio immaginare gli insulti che mi sono presa e pure le promesse che mi hanno fatto ma comunque no, grazie. Chiuso. Stop.
Così il venerdi e il sabato mi sono presentata in camicia, gilet e cravatta (cravatta!!!) alle porte dell'Hilton. Quelle sul retro, chiaramente :) vi lascio immaginare lo sfarzo di un posto del genere, una volta vista la sala da pranzo sono rimasta cinque minuti con la mandibola spalancata. Mi son chiesta se ero veramente io che stavo lavorando in un posto del genere o se stavo semplicemente sognando. Dopo mezz'ora mi sono resa conto che non stavo sognando ma che c'era il supervisor che stava inveendo contro di me e qualcun altro in una lingua che ancora ora faccio fatica a classificare come inglese. Comunque sia, non ho rovesciato nessun piatto o bicchiere e non ho macchiato nessun costosissimo vestito di qualche ricchissima signora.
Mi sono resa conto però che l'agenzia per cui lavoro non mi procura più di tanto lavoro, al massimo un paio di turni a settimana, per cui, dovendo mangiare ogni tanto, mi sono cercata un'altra posizione. Ho quindi trovato lavoro in un altro ristorante, italiano ma gestito da australiani, o comunque non italiani, che è anche abbastanza famoso qui a Melbourne. La cosa buffa è che sono l'unica italiana a lavorare in un ristorante italiano, e la cosa ancora più buffa è che per farmi capire devo sforzarmi di pronunciare i nomi dei piatti non come li pronuncerei io, ma come li pronuncerebbe un australiano. Per cui fondamentalmente ho adottato una "ere" alla mestrina per tutti i piatti tipo "carbonara", "ravioli", "prosciutto", etc.
Sono poi diventata una specie di "attrazione" per gli autoctoni, in quanto la clientela è estasiata di essere di fronte ad una vera italiana, e si diletta in espressioni tipo "grrrrazie", "buon gi-orno", "tutto bbbene" per dimostrare la loro conoscenza della lingua italica. Quando poi mi chiedono specificatamente da dove sono, la mia risposta è "Venice", è tutto un "oooooh, wonderful!", e ovviamente io evito di specificare che Venezia l'ho vista due volte di striscio e non ci vivrei mai, invece mi dilungo anch'io con "yeeees, Venice is wonderful!".
 L'altra cosa divertente è che c'è un tale sovraffollamento di personale in questo ristorante che posso prendermela comoda e fare tutto con calma, anche perchè vedo che tutti fanno così...per cui, perchè farsi in quattro quando siamo in otto a fare un lavoro che potrei fare da sbronza e con una gamba sola? E poi, i colleghi sono tutti così gentili, è tutto un "thank you!", "sorry", "excuse me", per cui mi chiedo se mi hanno preso per una ritardata o se hanno paura a farmi arrabbiare o se è semplicemente normale per loro.
Il ristorante è un pò fuori dal centro, per cui da venerdi prossimo mi trasferisco in un appartamento, dotato di camera singola (=privacy!!), internet, laundry, e a 10 minuti a piedi dal posto di lavoro. Oltre a risparmiare sul trasporto, ci guadagno pure sulla dieta, poichè sarò al riparo da tentazioni quali Starbucks, Subway e qualsiasi altro tipo di qualcosa-food posso trovare ora mettendo in naso fuori dalla porta dell'ostello.
Mi mancheranno però le serate fino alle 4 di mattina a guardare la tv nella sala comune. L'ostello difatti mette a disposizione di noi poveracci un mega hard drive con tutti i film e le serie tv possibili immaginabili, per cui finora ci siamo sparati non so quanti film, incluse le maratone di Matrix, il Signore degli Anelli, Transformers, Harry Potter, nonché qualche stagione di Simpsons, Family Guy, HIMYM e qualcos'altro che non mi ricordo.
Ecco spiegato perchè non dormo, e perchè non ho ancora scattato una foto di Melbourne :) in compenso faccio esercizio di ascolto e dialogo, inoltre, esclusa una conversazione notturna su skype con mia mamma, è addirittura una settimana che non parlo italiano, chi l'avrebbe mai detto :)

A presto
Katia

6 commenti:

  1. Katia, fammi sapere se vieni a SYDNEY!
    Alberto LWK

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  2. Sure!! Maybe tra qualche mese :)
    Intanto ti aspetto a Melbourne per gli Australian Open :D

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  3. ciao :) si trova facilmente lavoro nel settore della ristorazione?

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  4. S'avvicina il natale, arriveranno le foto della Babba Natalina al mare!!!!

    Speriamo... :P

    Tanti auguri con un po' d'anticipo ragazzina!
    :)

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  5. Si trova lavoro facilmente se l'inglese lo parli bene :)
    Davide, per le foto...aspetta e spera :P

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